La coltivazione di piante da orto è diventata qualcosa di molto comune anche nelle città ormai, dove si sono visti aumentare il numero di orti urbani o allestiti sul terrazzo utilizzando dei semplici vasi. Poter godere della produzione dei propri ortaggi è infatti una grande soddisfazione, soprattutto perché sarete sicuri di mangiare qualcosa di molto più sano rispetto a quello che troviamo oggi in commercio.
Vediamo brevemente le fasi principali che interessano soprattutto la coltivazione a terra, anche se la giusta preparazione del terriccio è da tenere a mente anche per i vasi, potendo scegliere diverse miscele separate in base al tipo di ortaggi che vorremo piantare. É dunque opportuno capire il tipo di terra che abbiamo di fronte o quello che dovremo comprare per invasare; i terreni sono di varia composizione e basterà maneggiarli ed osservarli per capirne la costituzione: i terreni argillosi sono pesanti e compatti, faticosi da lavorare, in particolare quando sono bagnati, trattengono l’acqua e se non ben drenati possono ostacolare la crescita e facilitare l’insorgere di marciumi alle radici. Se invece un terreno è troppo sciolto per alta concentrazione di sabbia, questo sarà povero di elementi nutritivi e problematico nel trattenere l’acqua. Se il terreno è sassoso, occorre asportare le pietre di maggiori dimensioni per non ostacolare lo sviluppo delle radici. I terreni torbosi sono invece soffici al tatto e riconoscibili per il colore molto scuro, capaci di trattenere molta umidità e solitamente abbastanza acidi, infine i terreni calcarei che appaiono più chiari e con la pioggia tendono a compattarsi.
In caso di troppa durezza o viceversa, si dovranno aggiungere altri tipi di composizione fino ad ottenere un buon equilibrio per le piante che andremo a coltivare, infine una buona pacciamatura ricoprendo il suolo con residui secchi vegetali che aiutano a preservare la temperatura del sottosuolo, apportano sostanza organica con la decomposizione e impediscono lo sviluppo di erbacce intorno agli ortaggi. Una volta lavorato il terreno o il terriccio del vaso, abbiamo adesso una miscela abbastanza compatta, drenante e con un buon livello neutro di ph che è ottimo per la stragrande maggioranza delle piante ortive.
La prima concimazione di fondo da apportare al terreno in fase di lavorazione deve essere fatta in largo anticipo rispetto alla semina o all’impianto (2-3 settimane circa) con l’utilizzo di Ares 6-5-5, che apporta valori ottimali di elementi che riattivano la microbiologia e nutrimento per la crescita delle colture; a differenza degli alberi da frutto che hanno uno sviluppo ed una maturazione più lenta, gli ortaggi sono stagionali quindi si consiglia di cospargere un po’ di Tellus 4-5-8 intorno al fusto dopo le prime fasi di sviluppo della pianta, in modo da rendere disponibile il lento assorbimento degli elementi necessari ad una buona fioritura e produzione.
Nelle prime settimane di accrescimento l’utilizzo alternato di Nemacid ed Ermes serve per stimolare lo sviluppo fogliare e radicale che garantisce piante più robuste e ricche di tessuti sani da cui si andranno a sviluppare fioriture e fruttificazioni più vigorose. Fin da queste prime fasi, l’attenzione che dobbiamo riporre nei confronti di probabili attacchi parassitari e batterici, deve essere costante, purtroppo più o meno, la maggior parte delle piante soffre dei patogeni come noi esseri umani, quindi il famoso detto “prevenire è meglio che curare” vale anche per loro.
Un ottimo aiuto contro i parassiti ce lo garantisce l’uso del corroborante Sinapis, che stimola le autodifese, combatte il parassita se presente, ma agisce anche da repellente grazie alla presenza di tannini e altri oli vegetali che sono sgraditi all’insetto.
Contro batteri e sviluppo di funghi che sono spesso ben visibili quando ormai il danno è fatto, l’uso di Bionema e Biomicocare ci può dare una grande mano per coltivare piante sane in modo assolutamente naturale. Le particolari miscele vegetali contenute, esplicano un forte stimolo contro l’attecchimento dei vari tipi di patogeni e nel frattempo apportano micro e macro elementi che stimolano la pianta. L’utilizzo combinato in irrigazione e irrorazione aiuterà la coltivazione ad assorbire sia dalle radici sia dalle foglie tutte le proprietà curative per uno sviluppo ottimale ed uno scudo difensivo costante dal momento che si possono utilizzare fino al giorno del raccolto in totale tranquillità.
Le nostre piantine a questo punto dovrebbero essere già lussureggianti e pronte per grandi risultati: in caso di fioriture, che sono sempre momenti delicati poichè i fiori deboli tendono a cadere a minimi sbalzi di temperatura, ma anche semplici piogge e ventate (cosiddetta cascola), mettendo a rischio una buona produzione di futuri ortaggi. Un elemento che influisce molto sulla robustezza della fioritura e della buccia, è il Boro, per questo si consiglia di nebulizzare con Nemacid, effettuando trattamenti non troppo da vicino evitando il rischio di urtare i petali.
Da adesso fino all'ultimo giorno del raccolto, andremo a stimolare la produzione con il macerato Naturalcalcio, ricco di moltissimi elementi necessari per ottenere ortaggi più grossi, meno allungati, senza marciumi e dal sapore buonissimo.
Che dire, non resta altro che augurarvi buon lavoro ed un ottimo raccolto sano!