La coltivazione degli alberi da frutto avviene sia in vaso sia in terra e poiché parliamo di piante longeve, sarebbe meglio prediligere quei tipi di pianta che possono meglio adattarsi a certe condizioni ambientali, evitando così l’accentuarsi di alcune problematiche che potrebbero ostacolare il buon sviluppo generale. Tuttavia, specialmente se coltiviamo in vaso, usando alcune accortezze per mettere al riparo le piante quando necessario, si riescono ad ottenere buoni risultati anche in luoghi meno indicati per alcune varietà.
Andiamo a vedere in generale di cosa hanno bisogno queste piante per regalare ottimi frutti durante il corso gli anni.
Per prima cosa il substrato dovrà essere quanto più possibile idoneo al tipo di esigenze richieste, in linea di massima la maggior parte dei frutti preferisce terreni non troppo duri, poco argillosi e abbastanza neutri, salvo che non si decida di coltivare piccoli frutti come fragole, lamponi, more e mirtilli che invece necessitano di terreni più acidi. Una volta lavorato e ammorbidito, è giunto il momento di aggiungere il concime Ares 6-5-5 per fornire la sostanza organica necessaria ad attivare il terreno insieme agli elementi nutritivi che saranno disponibili per circa tre o quattro mesi.
In queste prime fasi di attecchimento le piantine sono molto deboli ed è per questo, che bisogna sorreggere il fusto con dei piccoli sostegni evitando il piegamento da vento e pioggia dando una struttura omogenea alla pianta. Se stiamo eseguendo un rinvaso, ricordarsi che in questi casi esse subiscono grandi stress quindi si consiglia di innaffiare la terra senza apportare ulteriori concimi ed aspettare che la piantina si stabilizzi, trascorse 48h circa si comincia ad innaffiare con Ermes e Nemacid ogni 5-7 giorni per 1 mese, così da stimolare i tessuti a formare più radici, rami e foglie. Se dobbiamo prenderci cura di un frutto già sviluppato è necessario oltre al solito mantenimento con Ares da effettuare dopo la raccolta e inizio primavera , mescolare nella terra buone dosi di concime Tellus 4-5-8 poco prima dello sviluppo dei fiori, tutto ciò per garantire un assorbimento prolungato degli elementi necessari alla fioritura e alla fruttificazione. Anche in quest’ultimo caso, consigliamo di innaffiare con l’aiuto di Ermes e Nemacid, ogni qual volta la pianta abbia bisogno di ripresa vegetativa, molto spesso a inizi primavera o durante periodi di clima instabile.
Allo spuntare delle prime gemme sui rami si può iniziare a nebulizzare la pianta con Nemacid, così da fortificare l'attecchimento dei fiori che nasceranno e una buona formazione della buccia del frutto impedendone anche le spaccature. In irrigazione invece, l’uso di Naturalcalcio dalle fioriture fino all'ultimo giorno del raccolto, sarà ottimo per migliorare l’attecchimento, lo sviluppo e la maturazione dei frutti; difatti i concimi già apportati in precedenza nella terra concorrono al fabbisogno necessario, ma l’aggiunta di questo macerato potenzia ulteriormente la disponibilità immediata di elementi esaltando il sapore e l’ingrossamento del frutto senza marciumi, carenze nutritive.
Quelle che abbiamo elencato sono le cure necessarie per il corretto sviluppo, tuttavia saranno anche frequenti le volte in cui ci troveremo a dover preoccuparsi di qualche ospite indesiderato. Prima di dare uno sguardo alle varie malattie che possono colpire più o meno alcuni tipi di frutto, andiamo invece a vedere qualcosa che condividono tutti, ovvero gli attacchi d'insetti parassitari.
I parassiti più frequenti che possiamo notare nelle piante da frutto che crescono nella nostra fascia mediterranea sono: afidi, mosca della frutta, Drosophila, cocciniglie, tignola, mosca bianca, vermi fitofagi, ragnetto rosso, Lepidotteri ed altri che possono essere più frequenti su alcune, come la Carpocapsa del melo, la Psilla del pero e la mosca dell’olivo ad esempio...L’unico rimedio veramente efficace è l’utilizzo di Sinapis che va nebulizzato sopra e sotto le foglie per eliminare in breve tempo il o i parassiti nocivi dalla pianta. In caso il problema fosse causato da parassiti dell’apparato radicale o da quelli che proliferano deponendo anche uova nel terreno, si consiglia di innaffiare la pianta con un piccolo dosaggio di Sinapis per bloccare la proliferazione. Questo potente macerato è ottimo per difendere la natura delle piante in caso di attacco, tuttavia per ottenere risultati migliori è sempre meglio prevenire il problema eseguendo piccoli trattamenti sulle foglie e sui fusti, che oltre a stimolare e a disinfettare la pianta, avranno effetto repellente sulla maggioranza dei parassiti. Sempre evitando il periodo di fioritura così da non ostacolare i processi d'impollinazione da parte degli insetti amici, potete eseguire le applicazioni fino a 4-5 giorni prima di raccogliere i frutti, il nostro macerato non ha carenze essendo di estrazione vegetale al 100% ma lo stato abbastanza oleoso fa’ sì che il suo effetto permanga per più giorni, portando un leggero odore accentuato e non facilmente lavabile con acqua se spruzzato a distanza di brevissimo tempo.
Vediamo dunque che coltivare frutti necessita di accortezze come la maggior parte di tutte le piante d’altronde, ma come già accennato in precedenza, queste piante a lunga vita devono affrontare i cambiamenti climatici di tutto l’anno ed in certe condizioni lo sviluppo di funghi e batteri trasmessi nelle piante, potrà metterne a serio rischio la salute.
Le malattie patogene più comuni che spesso si incontrano nelle nostre zone sono: Peronospora, Oidio, Botrite, ruggine, ticchiolatura, fumaggine, Monilia, batteriosi e marciumi. Altre problematiche ben temute soprattutto in campo di produzione olearia, sono la rogna e l’occhio di pavone che ogni anno insieme alla mosca mettono a dura prova il benessere degli olivi.
La prevenzione su queste coltivazioni è fondamentale per garantire un buon raccolto sano e lunga vita alla piante, l’utilizzo ben applicato dei nostri macerati organici Biomicocare e Bionema vi permetterà di curare i vostri frutti in modo completo apportando proprietà fungicide e battericide al fusto e alle radici. L’utilizzo combinato dei due va a contrastare numerosi tipi di patogeni stimolando le piante al tempo stesso, la cosa straordinaria è che questi due macerati ricchi di materie prime eccellenti potranno essere utilizzati fino al giorno prima del raccolto, garantendo una protezione costante alle piante nel rispetto più assoluto dell’ambiente.
In caso di reale necessità, soprattutto in campo agricolo, viticolo e oleario, si consiglia di trattare con il nostro rame rosso 20Bior fortificato con vegetali, nonostante sia molto effettivo, duraturo e consentito in biologico, il rame abbastanza pesante è poco tollerato nell'ambiente quindi è sempre meglio limitarne l’uso. Sarebbe meglio trattare le piante solo in caso di condizioni difficili e se possibile diminuire il dosaggio bilanciandolo in miscela con Bionema o Biomicocare, le proprietà curative vengono allargate e utilizzando meno rame, coltiverete frutti in modo più biologico!